Un po’ d’alcol fa bene al cuore? Sì, ma è sempre raccomandabile ridurne le dosi
Il consumo eccessivo di alcol non è solo un problema sociale, ma aumenta anche significativamente i tassi di malattia e mortalità di molte società. Eppure, in molti sono convinti – e alcuni studi lo dimostrano – come un moderato consumo di alcol possa avere effetti benefici per la salute, in particolare per la salute cardiovascolare.
Un articolo pubblicato nel settembre 2022 da Chudzińska e al. sul Journal of Cardiovascular Development and Disease ha messo assieme i dati di molti studi. Ma con delle premesse: «È stata dimostrata una correlazione tra il consumo di alcol e l’aumento della mortalità per cancro, incidenti e lesioni, cirrosi epatica e altre cause. L’abuso di alcol aumenta l’incidenza di ictus emorragico e il rischio di ictus ischemico, induce gravi aritmie, influisce negativamente sulla pressione sanguigna e danneggia il muscolo cardiaco».
Ma è la quantità che fa la differenza: «La dose e il modo di bere alcolici svolgono un ruolo cruciale nel valutare se questa bevanda consente alle persone di mantenersi in salute o se rappresenta una grande minaccia sanitaria e sociale».
Dunque è vero: «La possibilità dell’effetto protettivo di piccole e moderate dosi di alcol sulle malattie cardiovascolari è significativa dal punto di vista della salute pubblica». I dati delle ricerche confermano come un bicchiere di vino durante i pasti faccia bene.
Diversa cosa, invece, sarebbe raccomandarne il consumo come azione preventiva delle malattie cardiovascolari: «Studi recenti suggeriscono che l’associazione del consumo di alcol da basso a moderato con la riduzione del rischio cardiovascolare è il risultato di cambiamenti nello stile di vita». Non solo: «Qualsiasi riduzione del consumo di alcol è di fatto benefica in termini di salute generale».
Riassumendo: un bicchiere di vino durante i pasti fa bene, ma questo non significa che le autorità sanitarie su larga scala dovrebbero promuoverne il consumo tra la popolazione generale.