Si è parlato di Dieta Mediterranea lo scorso 9 Agosto alla trasmissione televisiva UNOMATTINA ESTATE, in onda su Raiuno, alla quale la Fondazione è stata invitata a partecipare con un suo esperto. Uno stile di vita che ricalca le tradizioni e le abitudini dei popoli del Mediterraneo. Movimento e attività fisica, convivialità e gioia di stare insieme agli altri: sono gli elementi antropologici che guardano alla propensione dell’uomo al dinamismo e alla socialità. Prodotti di stagione e possibilmente a Km 0, per mitigare l’impatto ambientale e assumere alimenti ad apporto nutrizionale elevato, soprattutto in termini di Vitamine. Biodiversità delle specie agroalimentari, per preservare la variabilità e conservare piante a rischio estinzione, i cui frutti molto spesso sono ricchi di molecole bioattive che migliorano le funzioni fisiologiche dell’organismo. Il tutto materializzato nella Piramide Alimentare (vedi immagine) , strutturata nelle varie componenti, e che vede nei prodotti derivati dai cereali e nell’Olio extravergine d’Oliva gli elementi principali, a cui si associa il vino, da consumare in quantità moderate, quindi verdure in abbondanza, legumi, spezie ed erbe aromatiche per dar sapore e limitare il consumo di sale e zucchero, latte e formaggi, pesce e in quantità minore carni bianche e rosse. Molto limitate devono essere le assunzioni di carni processate e dolci.

Il tema del servizio televisivo in questione è stato il fenomeno della siccità e dei cambiamenti climatici in atto nel Mediterraneo, e delle possibili conseguenze sugli stili di vita delle persone e sulle produzioni agroalimentari che più di tutte rappresentano la Dieta.