La Giornata internazionale per la diversità biologica si celebra ogni anno il 22 maggio, una data nel nostro calendario dedicata alla sensibilizzazione globale sull’importanza di proteggere le risorse biologiche e la biodiversità globale che modella il nostro ambiente – non solo le varie specie di piante, animali e microorganismi che ci circondano, ma anche la diversità genetica di ciascuno di essi, nonché la grande varietà di ecosistemi che compongono il nostro pianeta. i dati sul suo deterioramento continuano a peggiorare di anno in anno e la necessità di agire per fermarlo diventa sempre più urgente.

Secondo le Nazioni Unite, tre quarti dell’ambiente terrestre della Terra e circa il 66% dell’ambiente marino sono stati alterati dall’attività umana, e l’ultimo rapporto presentato dalla Piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES) , afferma che più di un milione di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione .

L’ONU afferma, inoltre, che più di 3 miliardi di persone dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il proprio sostentamento, mentre altri 1,6 miliardi dipendono dalle foreste. La conservazione delle specie terrestri non costituisce più una mera dimensione altruistica; è fondamentale per garantire la nostra stessa sopravvivenza.

Infatti, pandemie come l’ultima epidemia di COVID-19 (coronavirus) ci costringono a riconsiderare il ruolo protettivo che la biodiversità gioca nel futuro dell’umanità, poiché i suoi numerosi vantaggi si traducono in un vantaggio fondamentale: la protezione dalle malattie infettive .

 

Ci sono prove che suggeriscono che la perdita di biodiversità potrebbe aumentare il numero di casi di zoonosi, in altre parole, malattie trasmesse dagli animali all’uomo. In effetti, il 70% delle malattie infettive emergenti negli ultimi anni è derivato dalla zoonosi. Poiché diverse specie sono spesso coinvolte nella diffusione dell’infezione, la perdita di biodiversità e l’estinzione di molte di queste specie aumenta le possibilità che i patogeni raggiungano gli esseri umani.

Pertanto, mentre l’OMS ci chiede di prepararci a possibili scenari inaspettati, gli scienziati insistono sul fatto che circondarci di ecosistemi sani, funzionali e ricchi di specie sarebbe la cosa migliore per l’umanità e per la stabilità del nostro pianeta.

L’anno scorso, lo slogan delle Nazioni Unite per commemorare la Giornata della biodiversità era “Le nostre soluzioni sono nella natura”. Quest’anno 2021, l’ente internazionale ha voluto spostare l’attenzione e ricordare fondamentalmente all’umanità che “Siamo parte della soluzione”, che la risposta è dentro di noi e che, senza l’impegno di ogni singolo essere umano, ripristina l’equilibrio del nostro gli ecosistemi saranno sempre solo un sogno. A livello individuale possiamo contribuire informandoci sulla biodiversità, apprezzando e diffondendo consapevolezza al riguardo, piantando più alberi, consumando una varietà di alimenti nella nostra dieta mediterranea per promuovere la diversità delle colture, non sprecando cibo e acqua, generando meno rifiuti e riutilizzando e riciclando i prodotti.