La steatosi epatica non alcolica è la presenza di un eccessivo accumulo di grasso nel fegato non causato da un abuso di bevande alcoliche. Questa condizione, da steatosi, può tramutarsi in steatoepatite, cirrosi e, in alcuni casi, in cancro al fegato.

L’obesità è una delle cause più comuni della steatosi: tra il 50 e il 75% delle persone obese infatti hanno anche un fegato grasso. Ma non tutte le persone grasse od obese hanno un contenuto eccessivo di grasso intraepatico.

Uno studio trasversale – pubblicato da Leone e al. nel settembre 2022 su Nutrients – è stato condotto su 2967 donne con sovrappeso e obesità per valutare l’associazione tra un fegato grasso e il regime alimentare.

Come in tanti altri studi, sono state studiate e poi confrontate da una parte le condizioni cliniche delle donne (misurazioni, esami del sangue, ecografie del grasso viscerale), dall’altra il loro grado di aderenza ai principi alimentari della Dieta Mediterranea. Questo confronto, impreziosito dal calcolo dell’indice di fegato grasso, la steatosi epatica grassa e l’indice di steatosi epatica, ha dimostrato come le donne – pur in sovrappeso e persino obese – che però avevano un’alimentazione più simile alla Dieta Mediterranea fossero quelle con un fegato meno grasso. Dunque, per quanto a volte la bilancia rimanesse con loro impietosa, lo stato di salute del loro fegato era molto migliore rispetto alle altre donne obese e con una dieta più sregolata. Questo deve farci riflettere su come non sia la bilancia, infatti, l’unico indicatore di buona salute, e che anche le persone obese o in sovrappeso possano porsi fin da subito obiettivi realistici per un miglioramento della loro condizione.

Lo studio ha poi notato come i dati tendano a dimostrare un’associazione ancora più alta – sia nel bene, con fegati più sani, sia nel male, con fegati più grassi – per le donne in stato di premenopausa. Ed è dunque a loro che, ancora di più, viene consigliata la possibilità di aderire stabilmente a questo regime alimentare.

Foto di Tiana