Fagioli e legumi? Se ne mangi di più intestino e metabolismo invecchiano meglio grazie al loro amido resistente
Il legumi – ricchi di fibre e proteine vegetali – sono tra gli attori protagonisti della Dieta Mediterranea. Fagioli, lenticchie, ceci e piselli, oltre ad essere gustosi e poter essere impiegati in mille ricette, sono cibi economici, a lunga scadenza e facilmente accessibili.
Uno studio pubblicato su Nutrients da Kadyan e al nell’aprile 2022 indaga in modo particolare su come la regolare assunzione di legumi favorisca la salute dell’intestino e dunque dell’intero organismo. Il merito sarebbe dell’amido resistente, la parte dell’amido che non si scioglie durante la digestione, favorisce il controllo dell’indice glicemico, trattenendo parte dei grassi e soprattutto, con la fermentazione, favorire la crescita di quei batteri buoni che aiutano il colon a restare sano.
«Nell’uomo e negli animali anziani – scrivono gli studiosi – sono stati studiati gli effetti dell’amido resistente derivato solo da cereali e tuberi». I dati che arrivano dagli amidi resistenti provenienti dai legumi alimentari conferma come questi favoriscano «la crescita di batteri intestinali benefici e migliori significativamente la produzione di acidi grassi a catena corta del colon».
Questa ulteriore conferma è importante: i legumi in molte regioni del mondo sono trascurati, quando invece «potrebbero offrire un’alternativa più economica e sostenibile alle proteine di origine animale per affrontare i problemi di insicurezza alimentare».
Ma sulle applicazioni dirette dell’amido resistente ricavato dai legumi si può e si deve indagare di più: «Nuovi studi saranno utili anche nella formulazione e standardizzazione della dose giornaliera raccomandata per varie applicazioni alimentari e nutraceutiche. Infine, un’ulteriore comprensione potrebbe facilitare ulteriormente lo sviluppo di alimenti funzionali specifici per il microbioma intestinale».
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