L’allarme è stato lanciato in un articolo pubblicato il 22 aprile 2022 sull’European Journal of Nutrition da un team di ricercatori olandesi capitanato da Cecile A. Obeid. Mentre la Dieta Mediterranea, infatti, si diffonde sempre più nel mondo venendo riconosciuta come il regime alimentare più salutare in assoluto, le popolazioni dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum dimenticano sempre più i buoni principi della sana alimentazione, diminuiscono l’assunzione di frutta e verdura mentre aumentano nelle loro diete la presenza di grassi polinsaturi, prodotti raffinati, bevande zuccherate e comfort food di importazione.

Gli studiosi sono giunti a questa triste conclusione mettendo insieme i dati di 50 studi pubblicati tra il 2010 e il 2021 prevalentemente in Europa, ma anche in Medio Oriente e nel Nord Africa. In tutti gli studi – che variavano dai 1013 ai 94 mila e 113 partecipanti – i soggetti erano maggiorenni e non avevano disturbi cronici o malattie gravi in particolare.

«La stragrande maggioranza degli studi inclusi ha riportato un’aderenza alla Dieta Mediterranea bassa o moderata – scrivono gli autori – non sono state rilevate differenze evidenti tra sesso e gruppi di età». Punteggi bassi anche sulla valutazione della qualità.

«È urgente – aggiungono gli autori nelle conclusioni – migliorare l’adesione alla Dieta Mediterranea da parte di giovani e anziani, uomini e donne, anche nei Paesi di origine (della Dieta Mediterranea). Ciò richiede un’adeguata promozione della salute, politiche e interventi nutrizionali».

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