Dieta Mediterranea o dieta con pochi grassi? Ecco quale aiuta a prevenire meglio le malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari sono in aumento. Per contrastarle, è chiara la funzione primaria che svolgono da una parte uno stile di vita sano, che comprenda un’adeguata attività fisica, dall’altro la scelta di una buona alimentazione. Ma qual è il regime dietetico migliore per la salute a lungo termine del cuore e delle arterie?
Molte sono le diete consigliate. Tra queste, però, quelle considerate più sane si possono riassumere in due macro-categorie: le diete che afferiscono ai principi della Dieta Mediterranea e quelle che invece hanno come principio assoluto la riduzione massima dei grassi. Sebbene queste due famiglie di diete abbiano molto in comune – specie l’abbattimento dei consumi di carne e l’aumento di frutta e verdura – alcune differenze sostanziali le distinguono. Se nella Dieta Mediterranea si consiglia un uso generoso di olio d’oliva (quattro cucchiai al giorno, per circa 40 o 60 grammi), nelle Diete con pochi grassi se ne consiglia meno della metà. Altre differenze riguardano il pesce (pesce grasso ricco di Omega 3 per la Dieta Mediterranea, pesce magro per quella con pochi grassi), la frutta secca (almeno tre volte a settimana nella Dieta Mediterranea, sporadica per le diete a bassi grassi) e gli alcolici (vino permesso nell’ordine di un bicchiere al giorno per le donne, due per gli uomini nella Dieta Mediterranea, divieto assoluto per le diete con bassi grassi). Anche le tecniche culinarie variano: nella Dieta Mediterranea è previsto il soffritto, mentre nelle diete con bassi grassi meglio bollire, arrostire o cucinare al forno.
La ricerca pensata per decretare quale tra le due diete sia la più efficace nella prevenzione delle malattie cardiovascolari è stata svolta in Spagna da Delgado-Lista e al. I risultati sono stati pubblicati a maggio 2022 su The Lancet.
Per sette anni mille pazienti con malattie coronariche e cardiache – di cui oltre 800 uomini e di età media di 60 anni – sono stati seguiti da un team di dietisti. Metà ha seguito fedelmente la Dieta Mediterranea, l’altra metà quella con bassi grassi. In entrambi i gruppi alcuni di questi pazienti – già afflitti da malattie cardiovascolari conclamati – hanno avuto peggioramenti, infarti, ischemie o ictus. La diversità degli esiti è stata notevole per gli uomini, sia come numero di pazienti che hanno avuto un peggioramento della loro condizione, sia – e non è da sottovalutare – per numero di persone che hanno abbandonato l’intervento dietetico.
Lo studio – standardizzato e rigorosamente calcolato – sembra insomma dimostrare che l’approccio della Dieta Mediterranea, specie nell’ammissione di grassi polinsaturi presenti in olio, pesce grasso e frutta secca, sia il migliore per la salute cardiovascolare a lungo termine.
Foto di Engin Akyurt da Pexels