Dieta Mediterranea e stile di vita sano per una longevità in buona salute
22 luglio 2021 Giornata Mondiale del Cervello
di Roberto Volpe, CNR di Roma, FDM, SIPREC
Sia il cuore che il cervello richiedono un adeguato afflusso di sangue, ma i vasi sanguigni possono restringersi e il tessuto vascolare può perdere elasticità nel tempo, processo accelerato e aumentato dalla presenza di fattori di rischio cardio- cerebro-vascolare, come l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, il diabete, l’obesità, il fumo. Ciò aumenta il rischio di infarto e ictus, ma anche il declino cognitivo su base, appunto, vascolare, la cosiddetta demenza vascolare. La probabilità di andare incontro ad aterosclerosi, però, si potrebbe ridurre seguendo uno stile di vita sano e mantenendo nei limiti la pressione sanguigna, così come i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue. Dunque, per rallentare il declino cognitivo dell’età senile e prevenire la demenza dobbiamo raccomandare uno stile di vita sano.
Se una sana alimentazione è in grado di influenzare i principali fattori di rischio cardiometabolici, va sottolineato che molti cibi contengono anche sostanze in grado di neutralizzare i pericolosi radicali liberi. Questi, essendo instabili (mancano di un elettrone nel loro orbitale più esterno), cercano di sottrarne uno interagendo con le nostre strutture (ad es., membrane, mitocondri, DNA), che vengono ossidate. Ciò avviene fisiologicamente, ma se questo processo diviene eccessivo a causa, ad esempio, di stress psico-fisici, alimentazione errata in quanto ricca in zuccheri, grassi, calorie e sale, inquinamento, fumo di sigarette, nel tempo si determina un progressivo danno dei tessuti che predispone a invecchiamento, infarto, ictus, tumori. Come accennavamo, una giusta alimentazione, come la Dieta Mediterranea, fornisce alimenti (come, ad esempio, verdure, ortaggi, frutta, olio extra-vergine di oliva, vino) in grado di bloccare i radicali liberi fornendo elettroni che si legano ad essi oppure inattivandoli mediante reazioni enzimatiche che ne neutralizzano la loro azione dannosa. Questo perché i su citati alimenti sono ricchi in vitamine (beta-carotene, C, E), in pigmenti vegetali denominati polifenoli (ad es., catechine, cianidine, flavonoidi, licopene, quercetina, resveratrolo), in micronutrienti ed enzimi (ad es., rame, selenio, ubichinone, zinco).
A proposito di polifenoli, un aspetto interessante è che essi non contribuiscono solamente a neutralizzare i radicali liberi, ma stimolando nei mitocondri la produzione delle cosiddette molecole di segnalazione redox, migliorano la comunicazione fra le cellule e con essa il loro funzionamento.
Va aggiunto che gli alimenti ricchi in acidi grassi monoinsaturi (come l’olio extravergine di oliva) e in omega-3 (come i pesci e le noci), grassi di cui sono composte le membrane delle cellule di tutti i tessuti tra cui i neuroni, contribuiscono a proteggere le cellule cerebrali dal loro deterioramento legato all’età e ai fattori vascolari e, quindi, a esercitare una funzione protettiva delle attività mentali degli anziani.
Ma Dieta Mediterranea significa anche convivialità, socialità che, aumentando il benessere psicologico, riduce gli ormoni dello stress e corrobora la risposta immunitaria.
Infine, ricordiamo che svolgere qualsiasi attività fisica, in rapporto al proprio stato di salute, è in grado di ridurre il processo di invecchiamento cerebrale e di stimolare la produzione di nuove cellule staminali nervose e di stimolarne il trofismo, azioni che migliorano le capacità mnemoniche.
In definitiva, coniugare longevità e buona salute fisica e mentale è una reale possibilità che, almeno in parte, dipende dal nostro stile di vita. Miglioriamolo!
Solfrizzi V, et al, Neurology 1999
Gu Y, et al, Neurology 2015
Witte AV, et al, PNAS 2009
Vinggaard Christensen A, Maddux J, Heart 2019
Rozansky A et al, JAMA 2019
Farioli-Vecchioli S, et al, Stem Cells 2014
Volpe R, et al, Aging Clin Exp Res 2015
Volpe R, et al, J Aging Sci 2017
Limongi et al, JAMDA, 2021
Capurso A, Crepaldi G, Benefits of the Mediterranean Diet in the Elderly Patient, 2018
Foto di emre keshavarz da Pexels