Calamaro: tutti i segreti. #venerdìpesce
CALAMARO (Loligo vulgharis)
Chi è
Il Calamaro è un mollusco cefalopode pelagico, a sessi separati, che in Mediterraneo vive a profondità comprese tra i 20 ed i 250 m, raggiungendo anche i 500 m; nel periodo riproduttivo si avvicina alle coste. Habitat preferiti sono i fondali sabbiosi, fangosi e detritici e le praterie di Posidonia.
Molto spesso forma banchi costituiti da numerosi individui nutrendosi, prevalentemente nelle ore notturne, di piccoli pesci e in misura minore di crostacei, molluschi e policheti. Talvolta pratica il cannibalismo.
Come è
Il corpo (mantello) è allungato snello, cilindrico, fornito di due pinne natatorie ben sviluppate, tanto da oltrepassare la metà del corpo e che nell’insieme assumono un aspetto romboidale ad angoli smussati. Dalla testa partono otto braccia corte, provviste di due file di ventose, e due tentacoli più lunghi clavati all’estremità e provvisti di 4 o più file di ventose. All’interno del corpo è contenuta una conchiglia cornea detta “calamo” “piuma” o “gladio”, vitrea, trasparente a forma di lancia o di penna d’uccello. La colorazione del corpo varia dal rossastro, al violaceo, al bianco-rosato con punteggiature scure bruno-rossicce. Normalmente si presenta con dimensioni comprese fra 15 e 20 cm, ma può raggiungere i 40 cm di lunghezza.
Come si cattura
Viene pescato con reti a strascico, a circuizione, con reti da traino pelagiche, con numerosi attrezzi da posta, con ami innescati e con particolari tipi di lenze chiamate “latero”. Spesso è catturato di notte utilizzando fonti luminose.
Periodo di pesca
Può essere pescato più facilmente nei mesi autunnali e invernali quando si avvicina alle coste.
In Sicilia e in Sardegna, la sua disponibilità durante l’anno è più prolungata.
Curiosità
Il nome di Calamaro deriva dal latino “calamus” o “calamarius”, che rispettivamente significano penna per scrivere e umor nero per penna, in relazione alla forma della conchiglia interna e dell’inchiostro contenuto in una piccola vescichetta del corpo. Il Calamaro è spesso confuso con il Totano, specie di minor valore commerciale. Per distinguerli è necessario verificare la forma del calamo e l’aspetto delle pinne, che nel Calamaro superano ampiamente la metà del mantello, mentre nel Totano sono nettamente più corte.
Un po’ di storia
I calamari sono protagonisti di leggende diffuse sin dall’antichità.
Già Plinio riportava l’esistenza di un cefalopode mostruoso nei mari italici, con braccia lunghe non meno di dieci metri e testa grande quanto quindici anfore romane messe insieme.
Valore economico
Specie di notevole interesse commerciale, ha carni delicate, gustose e particolarmente apprezzate. È da considerarsi il mollusco cefalopode più pregiato e nei mercati può spuntare prezzi molto elevati. Viene commercializzato sia fresco che congelato.
Valori nutrizionali per 100 gr (Fonte CREA)
Energia (kcal) | 102 |
Energia (kJ) | 428 |
Proteine (g) | 12,6 |
Lipidi (g) | 1,7 |
Carboidrati (g) | 0,6 |
Nomi dialettali
Ancona: Trufèllo
Cagliari: Tòtanu, Calamarèddus
Chioggia: Calamàr
Fano: Trufei
Genova: Caamà, Totano gentile
Livorno: Tòtano
Manfredonia: Calamere
Napoli: Calamaio
Palermo: Cadamàru, Calamàru
Pescara: Calamare
Roma: Calamaio
Trieste: Totano del riso
Come si chiama in Europa
Encornet (FR), Calamar, Calamar europeo (ES), Squid (UK), Gemeiner Kalmar (DE), Europæisk loligo, Europæisk loligoblæksprutte (DK), Lula, Lula-vulgar, Lula-legítima (PT).
Scheda a cura di Gualtiero Fazio e Paolo Bellotti.
Foto di Paolo Manzoni. La riproduzione è vietata senza l’autorizzazione dell’Autore.