Avocado: ecco perché consumare questo “frutto dimenticato” all’interno della Dieta Mediterranea
L’avocado? Questo frutto esotico, pur non rientrando nella tradizionale Dieta Mediterranea, potrebbe dimostrarsi un alleato prezioso per chi cerca di seguire uno stile di vita sano e un’alimentazione in grado di migliorare il proprio stato di salute.
L’articolo pubblicato a maggio 2020 su “Frontiers in Nutrition” da parte di Ford e Liu osserva come introdurre nella Dieta Mediterranea frutta e verdura estranee alla sua tradizione, lungi da essere un atto peccaminoso, può aiutare invece le persone a mantenere un’alimentazione corretta grazie a una maggiore flessibilità. In particolare, può offrire alle popolazioni che vivono lontano dalle Regioni mediterranee un modo di avvicinarsi ai principi della Dieta più sana del mondo.
L’avocado, infatti, che pure prospera in un clima mediterraneo ed è prodotto lungo tutta la Regione, è ricco di fibre e acido oleico. Questo frutto, a forma di pera, di uovo e a volte anche sferico, consiste di un unico grosso seme circondato da una polpa morbida e cremosa e una pelle spessa di color viola scuro. Oltre alle fibre e all’acido oleico, l’avocado contiene grassi monoinsaturi, folati, rame e vitamina K. L’avocado, per le sue proprietà nutrizionali, può essere paragonato all’olio d’oliva e alla frutta secca, sebbene queste abbiano un impatto calorico decisamente maggiore.
L’articolo prima citato prova a suggerire un esempio di dieta nella quale l’avocado si integra, e talvolta sostituisce, pietanze della Dieta Mediterranea come frutta, verdura, olio, frutta secca, formaggi e legumi. A volte però – suggeriscono Ford e Liu – basta aggiungere un po’ di avocado tagliato a dadini in piatti a base di carni bianche o pesce, oppure è sempre possibile aggiungere il frutto a insalate e zuppe per aumentare l’assunzione di preziosi grassi monoinsaturi.
Servono maggiori ricerche, ma tutto fa ben pensare che questo ingrediente “straniero” possa trovare felice ospitalità anche nella Dieta Mediterranea.