Giornata Mondiale del Diabete, attività educative e screening in tutto il mondo
Luce blu su monumenti ed edifici storici per la Giornata Mondiale del Diabete che ricorre oggi, 14 novembre: istituita dal 1991 dalla Federazione Internazionale del Diabete e dall’OMS quest’occasione vuole aumentare la consapevolezza sulle cause, le conseguenze e il trattamento di una malattia in costante diffusione.
La scelta del 14 novembre è da ricondursi al giorno di nascita di Frederick Banting che col suo allievo Best ha scoperto l’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue. Il World Diabetes Day negli anni è diventato un evento globale che coinvolge organizzazioni governative e non, medici e pazienti di tutto il mondo e si articola in iniziative di screening, attività educative, conferenze. Il suo scopo è proprio capillarizzare la giusta informazione perché, conoscendo, si può prevenire e arginare quella che è ormai una vera epidemia.
Un’attenzione sì intensa è dovuta ai numeri in preoccupante ascesa della malattia: al momento, nel mondo, soffrono di diabete 530 milioni di persone, cifra che si stima possa crescere fino a 630 adulti nel 2030. In Europa gli individui diabetici sono, in base ai dati ISTAT, circa 62 milioni; in Italia oltre il 6 percento della popolazione ne soffre, ovvero 4 milioni di persone. Va da sé che la patologia sia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come priorità globale per tutti i sistemi sanitari.
“Facciamo squadra attorno al diabete”: questa la volontà di fondo del convegno organizzato dal Senato della Repubblica a Roma nel Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari, proprio per il World Diabetes Day 2024. (link?)
L’evento è stato organizzato su sollecitazione della Senatrice Daniela Sbrollini, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, FeSDI – Federazione delle Società Scientifiche Diabetologiche Italiane, Sport e Salute e IWA – Italian Wellness Alliance.
L’impellente necessità di riunirsi attorno al tema del “Benessere e Diabete” viene dagli allarmanti dati sopra citati poiché i numeri sono addirittura raddoppiati dal 2000. Ogni anno nel nostro Paese si stimano circa 80.000 morti proprio a causa del diabete, ovvero 9 morti (evitabili!) ogni ora.
Come e cosa fare, allora, per prevenire l’insorgere del cosiddetto diabete 2 negli adulti che rappresenta il 90 percento dei casi? Torna ad essere centrale il concetto di sano “stile di vita”, con un contributo certamente prezioso da parte della nostra Dieta Mediterranea: la prevenzione infatti dell’eccesso ponderale e dell’obesità è fattore cruciale per alleviare il rischio di diabete. Questo porta con sé l’intraprendere una serie di azioni che, in un circolo virtuoso, contemplano il movimento fisico, le attività mirate al benessere psicofisico, l’attenzione per un’alimentazione consapevole e ben equilibrata.
La prevenzione del diabete 1, invece, il cosiddetto “diabete giovanile o insulina-dipendente” che copre il 10 percento dei casi stimati, si fonda su una diagnosi precoce che consente oggi un ottimale controllo della malattia.
Infine, a quali sintomi occorre prestare attenzione per individuare la possibile insorgenza del diabete? Possono comparire sete eccessiva, minzione frequente (poliuria), fame eccessiva, perdita di peso progressiva e non giustificata da cambiamenti nell’alimentazione, affaticamento e debolezza, visione offuscata, difficoltà a guarire anche da piccole ferite e infezioni ricorrenti, intorpidimento alle estremità (neuropatia diabetica). In presenza, anche solo di qualcuno di questi sintomi, è bene procedere ad un’indagine medica più approfondita. La Giornata Mondiale del Diabete questo in fondo vuole insegnarci: la prevenzione e la diagnosi precoce rimangono i migliori strumenti per affrontare con successo una malattia cronica insidiosa, oggi gestibile nei giusti tempi e modi, ma soprattutto prevenibile.